Insegna luminosa

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sabato 27 giugno 2015

W il lupo!


Già che sono in vena di confidenze e oramai condividiamo lo stesso destino di ospiti abusivi vi racconto le mie ultime giornate, un po’ strane, ma molto belline.
Alle volte in due o tre giorni, una vita apparentemente tranquilla come un mulino bianco viene travolta e sembra di essere in Central Park o a Fort Knox, o dove vi pare.
L’importante è stare in buona compagnia, che non vuol dire con gli amici degli amici.
Ne basta una di amica che ti porta fuori, bella come una cornacchia arrabbiata e che ti dice: guarda che tu non sei una donna, sei un falco!
Io che credevo di essere una pulcina mi sono esaltata e ho alzato le braccia al cielo.
Prima avevo fatto un bel giro dell’oca in circonvallazione, sono arrivata nel Bronx, ho bevuto un buon cafferozzo in un baretto e ho detto arrivederci a un cieco (ma voi mi conoscete meglio di me).
Ho fumato come al solito come una turca, ma io preferisco quello alla pippatina.
Nel Bronx ho fatto dei bellissimi incontri.
C’era Diego al quale ho detto qualche parolaccia in siciliano. C’era anche uno del quale non ricordo il nome che mentre mi faceva la foto mi ha scambiata per un pareo. C’erano Cinzia e Teresa, tutti i nomi non me li ricordo, ma il più bellino di tutti era Franz che faceva ballare persino le sedie. Non è da tutti. Fabio mi ha fatto una bella sigaretta, io gli ho tenuto il filtro, poi l’ho abbracciato perché è stato un uomo. Adesso non chiedetemi tutti i nomi, sono senza memoria, ma non dimentico: Lucia per esempio mi ha dato le giuste indicazioni, ha un motore da formula Uno. È l’unica alla quale ho fatto delle confidenze. Lei mi ha detto di far sparire la prova del reato che mi posso anche beccare una denuncia.
Nessuno ha capito che son qui che l’aspetto una bella denuncia, così mi portano dentro e comincio a cantare. E a ballare la zumpa. In fondo io a un corso di zumpa non sono mai stata anche se i balli di gruppo sono i più divertenti. Faccio yoga, forse, ma potrei anche ballare il flamenco. Intanto dar fuoco a qualcuno. Peccato che la cacca non brucia. O meglio brucia solo quando è secca. Meglio ancora se è un fossile.
Comunque non sono più così arrabbiata, se la notizia vi può consolare, ho deciso di andare a fare un giro al mercato.
Buondì
Ps: mentre facevo tutti questi giri, di qui e di là, ho pensato soprattutto ai problemi della viabilità.
Vorrei dire come ha detto qualcuno che il nostra principale problema è il traffico. Siamo  proprio come la Palermo degli anni novanta.  Ma adesso vi prego datemi uno stuzzicadenti, che mi ci devo cucire la bocca. Le zanne me le lavo con un dentifricio fosforescente.

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