Ieri
un altro consiglio comunale, tutto liscio come l’olio, tre punti all’OdG, come
si dice in gergo. L’approvazione dei verbali della seduta precedente, lo
scioglimento del SUAP con il quale il comune aveva la convenzione prima e
l’adesione, ipso facto, de iure, per non creare un vuoto legislativo al nuovo
SUAP della camera di commercio.
Per
una che ha poca politica addosso queste sigle sono molto misteriose, non sai
cosa ci sia dietro, ti aspetti sempre il barbatrucco, quindi non era per
cercare il pelo nell’uovo, ma per non rischiare di prendere un capello per un
crine di cavallo che abbiam chiesto chiarimenti. Insomma direte voi sempre lì a
far questioni di lana caprina.
La
prima cosa che abbiam fatto è stato votare contro i verbali della seduta
precedente: eran pieni di omissis. Gli omissis sono quella cosa che nessuno si
accorge se non ci sono. Tipo le mosche
bianche. O le pecore nere. O perché no, le pantere rosa. Ecco gli omissis ci
sono ma non li vedi. Più chiaro di così, non si può.
Per
fidarsi di certa gente ci vuol del fegato. Ma come canta De Andrè, vogliamo
morire di ideali, ma di morte lenta.
Qualcuno
invece che ama spingere il carrello, saltare sul carro e sparare con la sua
trombetta (non parlo di una gialla su una bici vintage quindi per gente in
gamba) ha pensato bene di fare un bel favore al grande capo, quello che ha
sempre ragione, non quello indiano, logico, e così la maggioranza ha un nuovo
membro.
La
minoranza perde i suoi pezzi, ma questo come le puntate, ce lo stanno ripetendo
fino alla nausea. Cosa gli dici a uno che ti fa notare che perdi i pezzi? Se
sei una donna pensi sia veramente un galantuomo. Se sei un uomo potrebbe scattare
un bel ciao nè (si può scrivere ciao nè su un blog? Vuoi vedere che mi arriva
una denuncia?). se sei educato gli dici: onorevole signorsì ha proprio
ragione, poi scatti sull’attenti e fai
un inchino, una piroetta e già che ci sei ti scappa la puzzetta, ma anche
quella è un omaggio incompreso.
Comunque
il pezzo forte della serata è stata la battuta del più grande battitore di
rovesci del VCO.
Noi
per non offenderlo gli abbiamo detto che non l’abbiamo capita.
Dicono
sempre così quelli che non ridono delle battute stupide e razziste (che dir
stupide è dir poco, userei un eufemismo che puzza parecchio e fa plof quando
cade e non traduco, qui vi lascio immaginare).
Ora
sono nel dubbio: la denuncia mi arriva per aver scritto ciao nè o per avervi fatto pensare quello che avete pensato voi?
È un
dubbio amletico, quindi una questione di tubi.
Non so più come salutarvi.
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