Insegna luminosa

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venerdì 26 giugno 2015

La SUAP è sua: si salvi chi può!




Ieri un altro consiglio comunale, tutto liscio come l’olio, tre punti all’OdG, come si dice in gergo. L’approvazione dei verbali della seduta precedente, lo scioglimento del SUAP con il quale il comune aveva la convenzione prima e l’adesione, ipso facto, de iure, per non creare un vuoto legislativo al nuovo SUAP della camera di commercio.
Per una che ha poca politica addosso queste sigle sono molto misteriose, non sai cosa ci sia dietro, ti aspetti sempre il barbatrucco, quindi non era per cercare il pelo nell’uovo, ma per non rischiare di prendere un capello per un crine di cavallo che abbiam chiesto chiarimenti. Insomma direte voi sempre lì a far questioni di lana caprina.
La prima cosa che abbiam fatto è stato votare contro i verbali della seduta precedente: eran pieni di omissis. Gli omissis sono quella cosa che nessuno si accorge se non ci sono.  Tipo le mosche bianche. O le pecore nere. O perché no, le pantere rosa. Ecco gli omissis ci sono ma non li vedi. Più chiaro di così, non si può.
Per fidarsi di certa gente ci vuol del fegato. Ma come canta De Andrè, vogliamo morire di ideali, ma di morte lenta.
Qualcuno invece che ama spingere il carrello, saltare sul carro e sparare con la sua trombetta (non parlo di una gialla su una bici vintage quindi per gente in gamba) ha pensato bene di fare un bel favore al grande capo, quello che ha sempre ragione, non quello indiano, logico, e così la maggioranza ha un nuovo membro.
La minoranza perde i suoi pezzi, ma questo come le puntate, ce lo stanno ripetendo fino alla nausea. Cosa gli dici a uno che ti fa notare che perdi i pezzi? Se sei una donna pensi sia veramente un galantuomo. Se sei un uomo potrebbe scattare un bel ciao nè (si può scrivere ciao nè su un blog? Vuoi vedere che mi arriva una denuncia?). se sei educato gli dici: onorevole signorsì ha proprio ragione,  poi scatti sull’attenti e fai un inchino, una piroetta e già che ci sei ti scappa la puzzetta, ma anche quella è un omaggio incompreso.
Comunque il pezzo forte della serata è stata la battuta del più grande battitore di rovesci del VCO.
Noi per non offenderlo gli abbiamo detto che non l’abbiamo capita.
Dicono sempre così quelli che non ridono delle battute stupide e razziste (che dir stupide è dir poco, userei un eufemismo che puzza parecchio e fa plof quando cade e non traduco, qui vi lascio immaginare).
Ora sono nel dubbio: la denuncia mi arriva per aver scritto ciao nè o per avervi fatto pensare quello che avete pensato voi?
È un dubbio amletico, quindi una questione di tubi. 
Non so più come salutarvi.

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