Sono
reduce da una bella mattinata in sal d’attesa da la nuova dottoressa: avevo
l’appuntamento diligentemente preso venerdì, dopo essere stata nella stessa
sala d’attesa, senza appuntamento, straboccante di umanità bisognosa di cure e
di affetto.
Ora
dico, per fortuna e non per colpa della dutturessa, che deve essere una che
lavora bene e quindi lì dentro la stanno probabilmente già sciroccando, avevo
l’appuntamento: ho aspettato più di un'ora poiché due barellati arrivati d’urgenza dai campeggi hanno avuto la
precedenza, quindi miei cari, nel bel paesello, per farvi curare urgenteMENTE,
conviene prendere una tenda e accamparsi, magari nel giardino di qualche villa
(campeggio abusivo, altra incitazione al reato e sono sempre qui che aspetto le
denunce).
Poi
è arrivato il boss dei boss dei duturoni (mia chel sant hom che nung’ha nient
de mei da fa che sta lì i pover zitel a cunsulà e poi ti te manda au creatòr e
ti g’ha già mandach il pater familias, ma è una storia vecchia di incopetenza,
travestita da mellifluità).
Il boss sudato Mi ha salutata e io g’ho dich de mia farl che lu me
stava su i pal: sembra uno spretato e
parla come uno spretato ed è viscido come uno spretato… (vuoi vedere che qui mi
arriva veramente la denuncia della Curia?).
Comunque
lì in de la sala d’attesa è un bel macello, altro che fiore all’occhiello.
La
tua fedelissima come l’arma, Bianca
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