Insegna luminosa

Insegna luminosa

giovedì 5 marzo 2020

Emanuela Canepa insegna la tempesta

Insegnami la temepesta di Emanuela Canepa, Einaudi Stile Libero Big 2020, è un libro che temevo di leggere, per una serie di motivi che non sto qui a spiegare, e che finalmente ho letto, rimanendone impigliata, e del quale vi scrivo, a caldo, mordendomi le mani, come ho visto fare in un film con Tom Cruise l’altra sera, per non raccontarvi la storia. Che è essenziale e magnifica.
Questa storia, di una madre, di una figlia, di una suora di clausura, è un triangolo acuminato e spinoso, un groviglio nel quale si esasperano i conflitti, i non detti, i non capiti e nel quale il tempo, anziché guarire, appare inesorabile cesoia.
Emanuela Canepa è fine cesellatrice, maestra abile nel portarti dove lei vuole e nel farti credere di saperla lunga, perché a ogni pagina tu pensi di prevedere come si andrà a risolvere tutto. Invece no, non hai proprio capito nulla.
Eppure Emanuela Canepa non è una burattinaia. Non tiene il lettore sospeso a un filo e neppure lo fa con i suoi personaggi, persino con quell’uomo che sta accanto ad Emma e incarna il padre (come mi piace il verbo incarnare riferito a un personaggio), che sono vivi e si muovono, intrappolati in relazioni che noi sperimentiamo sulla pelle, perché sono le nostre.
Scrivo solo, e poi mi fermo, prima davvero di rovinare tutto, che Insegnami la tempesta è una storia necessaria.
Leggerla mi ha fatto sentire più forte.

martedì 3 marzo 2020

Marco Candida incendia l'Eden ligure

In Incendio del bosco, di Marco Candida, TAKRA 2019, Rosa e Fiore, i due protagonisti, rimangono intrappolati in un bosco divorato dalle fiamme. 
L'incendio, il rogo, e qui mi fermo, perché il mio lessico non è così ricco, apocalittico e rabbioso, divora e distrugge, con furore, il parco di Silvano, marito di Rosa. 
I due amanti tentano in maniera rocambolesca la fuga, e nella narrazione si intrecciano, rapidi come le lingue di fuoco che li inseguono, episodi e la narrazione stessa, il Grande Racconto, prende la forma di un torrente tortuoso, diventa appunto torrenziale.
Come si fa a descrivere un bosco, come si fa a descrivere il fuoco, e il fuoco che si nutre del bosco? 
Candida è anche poeta e trova parole e immagini che folgorano, scoppiettando.
E ci si perde tra realtà e finzione, tra fatti talmente assurdi che potrebbero essere veri, che appaiono veri proprio in quanto assurdi. Una rivelazione.