Insegna luminosa

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giovedì 10 luglio 2014

IUC, che non è un singhiozzo!


Miei cari amici vicini e lontani, come disse tanto tempo fa il grande Nunzio Filogamo, volete sapere com’è andato il nostro primo, vero, consiglio comunale?
Male, per non dire malissimo.
Eravamo emozionati come i bambini il primo giorno di scuola, e volevamo, tanto la sala consiliare ci incuteva soggezione, alzarci in piedi per rispetto, ci siamo alzati in piedi, ma ci hanno fatto sedere: lì si sta seduti, ha detto qualcuno.
Noi che siamo la mironanza, ci avevano detto di essere propositivi, così abbiamo fatto la nostra prima proposta: cambiare lo IUC, che sembra un singhiozzo, invece è il regolamento sulla Imposta Unica Comunale.
Avremmo voluto introdurre un emendamento, cioè assimilare all’abitazione principale, con le detrazioni per la prima casa dell’IMU, la casa che viene data in uso gratuito ai figli.
Qualcuno ha detto di no e tutti hanno votato contro: la nostra proposta è stata bocciata e quindi ci cucchiamo l’IMU sulle seconde case, nelle quali risiedono i nostri figli!
Qualcuno ha detto che sono pochi coloro che qui danno la casa ai figli…
Mi vien da dire: ma cosa mi dici mai!

1 commento:

  1. Il gruppo consiliare “Cannobio Democratica”, nel corso della seduta consiliare del 7 luglio 2014, ha chiesto di apportare una modifica al regolamento IMU-TASI introducendo la possibilità di assimilare l’aliquota di tassazione a quella di prima casa per gli immobili dati in uso gratuito a parenti di primo grado (figli o genitori). La legge sull’IMU approvata dal parlamento concede ai comuni la facoltà di farlo.
    Noi riteniamo che la tassazione IMU, a differenza dell’ICI, in questo frangente compie un grave torto: i figli che ricevono un immobile dai propri genitori con la formula del “comodato d’uso gratuito“, non hanno alcuna agevolazione ai fini del calcolo IMU, e la beffa arriva ai genitori i quali debbono pagare l’imposta come seconda casa ad aliquota piena.
    Avendo Cannobio una parte considerevole di patrimonio immobiliare composto da immobili bifamiliari costruiti e abitati da genitori e figli, riteniamo che questa modifica darebbe una giusta agevolazione alle oneste famiglie cannobiesi che hanno accatastato correttamente gli immobili senza ricorrere a sotterfugi.
    Purtroppo il Sindaco ha risposto che a lui non risultano casi del genere a Cannobio e quindi non ritiene necessario apportare modifiche.
    Di conseguenza il gruppo di maggioranza ha votato compatto contro la nostra richiesta, senza chiedere un chiarimento, senza procedere ad un approfondimento.
    Peccato. A nostro avviso un’occasione persa per fare giustizia.
    Giorgio Zaniboni

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