Insegna luminosa

Insegna luminosa

martedì 22 luglio 2014

Il mondo alla rovescia

Caro Giorgio ti rispondo con qualche frase sconclusionata, come solo io so fare: alle volte il mondo gira al contrario, avrebbe detto mia nonna che aveva la saggezza dei proverbi in tasca, e le tasche vuote: come dire, c'è chi scende e c'è chi sale, chi si rigira nel letto, chi quando il topo non c'è, i gatti ballano, chi pettina le bambole e chi ti fa girar come se fosse una bambola. Insomma occorre andare in giro armati, se si fanno certe cose, ma consiglio: stuzzicadenti, forcine, e pettini, che non abbaiono, ma hanno i denti, quindi mordono...Le armi migliori si trovano nella borsetta delle bambine carine.... Le ragazze non devono avere la pistola. Gli uomini sì, ma solo in quel posticino dove non batte il sole. Carica quando serva, perchè un ometto sempre in tiro, ragazze, è di una noia...
Per il resto, questa esperienza in amministrazione, e tu sai che io non sono una donna che ha peli sulla lingua, mi sta insegnando che ci vogliono gli occhi anche nel cu.o...re,  cosa pensavi mai, Giorgio caro!


domenica 20 luglio 2014

Occhio agli allegati


Tanto per cambiare ci hanno fatto girare le ciribiricoccole…
Funziona che quando si delibera, dopo il consiglio comunale, viene tutto pubblicato sull’albo pretorio online.
Tutto tranne una cosa sfuggita, per distrazione, agli addetti alla pubblicazione (sulla quale ricade la felix culpa dello scaricabarile).
“Quella cosa dimenticata”, questa volta, sono stati gli allegati con i testi delle nostre due interpellanze: interpellanza n° 1 e interpellanza n°2.
Noi che ci piace anche romperle, ogni tanto, sempre le ciribiricoccole, abbiamo scritto al funzionario che credevamo fosse addetto anche alla pubblicazione degli allegati delle delibere.


Così adesso all’albo pretorio online, potete finalmente leggere il testo delle nostre interpellanze.
Se questa dimenticanza si dovesse casualmente ripetere, ci vedremmo costretti a dettare in consiglio il testo delle interpellanze, in modo che non vengano allegate, ma che rimangano agli atti come parte integrante del verbale, così abbiamo scritto, sempre al funzionario che si sarà beccato un cazziatone per la dimenticanza inconsapevole, che ha scaricato sulla collega, che nulla sapeva e che al mercato se ne andò.

mercoledì 16 luglio 2014

Un post sul pef


Fare un pef in pubblico sembra una cosa poco educata: non possiamo ammorbare tutti con la puzza, ma il pef non è quella robina là.
Pef vuol dire piano economico finanziario, così eccoci qua a scrivere un post sul pef.
A seconda di quanto costa il pef si stabilisce la tari: più chiaro di così non si può.
Quindi i comuni applicano la tari, che è la tassa sui rifiuti, in base al pef, che è il conto che presenta chi si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e dei servizi collegati.
Ora noi non possiamo andare a mangiare al ristorante, sazzarci, e poi non pagare il conto: possiamo però dire se la cena ci è piaciuta, e se il conto era o non era salato.
Da noi il pef è costato un milionequattrocentomilaerotti euro, siamo circa cinquemila abitanti, uno più uno meno.
Sticavoli, il nostro pef è bello salato, abbiamo detto noi.
Qualcuno ci ha detto che certi servizi non si possono tagliare.
Tagliare NO, ma migliorare sì.
Città a noi vicine, con settemila, uno più uno meno, abitanti, con grosse attività industriali hanno avuto un pef di poco più di un milione di euro.
Come diceva mia nonno TEODOROOOO: 
mica crescono sugli alberi!

giovedì 10 luglio 2014

IUC, che non è un singhiozzo!


Miei cari amici vicini e lontani, come disse tanto tempo fa il grande Nunzio Filogamo, volete sapere com’è andato il nostro primo, vero, consiglio comunale?
Male, per non dire malissimo.
Eravamo emozionati come i bambini il primo giorno di scuola, e volevamo, tanto la sala consiliare ci incuteva soggezione, alzarci in piedi per rispetto, ci siamo alzati in piedi, ma ci hanno fatto sedere: lì si sta seduti, ha detto qualcuno.
Noi che siamo la mironanza, ci avevano detto di essere propositivi, così abbiamo fatto la nostra prima proposta: cambiare lo IUC, che sembra un singhiozzo, invece è il regolamento sulla Imposta Unica Comunale.
Avremmo voluto introdurre un emendamento, cioè assimilare all’abitazione principale, con le detrazioni per la prima casa dell’IMU, la casa che viene data in uso gratuito ai figli.
Qualcuno ha detto di no e tutti hanno votato contro: la nostra proposta è stata bocciata e quindi ci cucchiamo l’IMU sulle seconde case, nelle quali risiedono i nostri figli!
Qualcuno ha detto che sono pochi coloro che qui danno la casa ai figli…
Mi vien da dire: ma cosa mi dici mai!